Volevo nascondermi
giovedi 8 ottobre 21.15
sabato 10 ottobre 16.30
di Giorgio Diritti
con E. Germano, O. Ewy
Biografico (120 min)
di Giorgio Diritti
con Elio Germano, Oliver Ewy, Paola Lavini, Gianni Fantoni, Andrea Gherpelli, Orietta Notari, Denis Campitelli
Paese: Italia
Volevo nascondermi, il film diretto da Giorgio Diritti, è il biopic sulla vita di Antonio Ligabue (Elio Germano), grande pittore naif emiliano, figura di rilievo dell’arte contemporanea e internazionale. Antonio Ligabue amava dipingere leoni e giaguari, gorilla e tigri, tra gli sterminati boschi di pioppi, sulle banchine del fiume Po.
Il film racconta la vita dell’artista, che sin da bambino trova nella pittura il suo personale riscatto al senso di solitudine ed emarginazione. Toni, questo il nomignolo di Antonio, ha vissuto un’infanzia e un’adolescenza altrettanto difficili. Figlio di una donna italiana migrata in Svizzera, viene affidato a una coppia del posto, con la quale ha sempre avuto rapporti di amore e odio. Dopo aver aggredito la madre adottiva, viene espulso dalla Svizzera e malandato in Italia, dove vive sulle rive del Po, patendo non solo il freddo, ma anche la fame e soprattutto la solitudine. È in questo periodo che inizia a dipingere per impiegare il tempo e placare le ansie. È l’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati che lo convince a dedicarsi completamente all’arte, unico modo per rintracciare la sua identità e per emergere in quel mondo di disperazione. Ed è così che quell’uomo un po’ nomade, solitario, per nulla attraente, spesso schernito e noto in Italia come “El Tudesc” dipinge e da quella riva del Po crea un nuovo mondo, fatto di colori e di animali esotici.
La storia di Antonio Ligabue rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza della “diversità”, intesa come qualità, talento e dote preziosa che appartiene a ogni essere umano, che lo rende unico e capace di offrire qualcosa di utile alla società.
Da sempre “fuori squadro”, l’Antonio Libague e Elio Germano è un uomo che trascorre la sua vita a imparare, tra mille difficoltà, di smettere di nascondersi, e che proprio quando stava per incastrarsi bene nel suo angolo di mondo, il destino beffardo lo spinge verso la morte
Quello di Diritti è un racconto semplice, essenziale, dallo sguardo limpido e preciso, capace di raccontare le passioni complete del suo protagonista, e una terra – quella dell’Emilia padana – fatta di cose e persone rustiche ma niente affatto stolte.
Germano, che non sfigura non confronto indiretto con Flavio Bucci, non cade mai nel manierismo o nel caricaturale, mantenendo l’equilibrio e i piedi per terra. (Federico Gironi – Comingsoon.it)
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